Abito pontificale: con bastone pastorale e mitra, rende conto del suo titolo di "Abate", quale capo e fondatore di comunità monastiche.
Tau: riportata all'apice del bastone o sulle vesti, la croce a "Tau" è l'ultima lettera dell'alfabeto ebraico e quindi allusione alle cose ultime e al destino.
Campanella: poiché per scacciare gli spiriti maligni veniva abitualmente usata una campanella, il simbolo alluderebbe alle tentazioni subite dal Santo, cui i demoni arrivavano a presentarsi sotto i più terrificanti aspetti di belve feroci, donne sinuose e accattivanti e false figure angeliche.
Fuoco: a motivo della guarigione dal “Fuoco di S. Antonio” e per il suo viaggio tra le fiamme degli inferi per riscattare le anime perdute. In molti paesi è tradizione accendere per l’occasione dei “ceppi”, “falò” o “fuochi di S. Antonio”, con funzione purificatrice e fecondatrice della terra.
Maiale e animali domestici: in relazione al patrocinio del Santo su questi animali.
Sacre Scritture: perchè visse sempre la sua vita alla luce della Parola.
Corona del Rosario: si riferisce alla sua incessante opera di meditazione e di preghiera.
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