Chiesa di S. Antonio Abate - Mistretta(ME)
La chiesetta, distrutta negli anni ’30 dello scorso secolo, potrebbe risalire anche al XIV secolo, a giudicare dalla foggia del suo portale che, salvato dalla dispersione, venne murato sul fronte settentrionale della Matrice. Nello stesso portale, un’incisione ci ricorda drammaticamente che nel 1575 anche Mistretta fu colpita dalla peste. Sul portale si trovava un’edicola tardo gotica recante la data “1593” che, dopo il diroccamento, fu trasformata i fontanella e collocata nel cortile formatosi al posto del sacro edificio. In esso avevano sede, almeno dal 1406 e fino al 1848, i due mastri di xurta e i quattro xurteri (polizia urbana). La chiesa era a semplice aula e nel 1750 veniva descritta con tre altari, di cui i laterali dedicati rispettivamente a S. Paolo Eremita e ai SS. Crispino e Crispiniano(devozione quest’ultima passata nel 1761 nella chiesa della SS. Trinità), e quello situato nel presbiterio al Titolare. Le due statue lignee dorate e policrome dei SS. Antonio e Paolo (Giuseppe Li Volsi, ante 1601, la prima; Giovanbattista Li Volsi, 1605, l’altra), dopo la demolizione avallata per la fatiscenza della fabbrica e per l’interesse dei Salamone ad acquisire l’area limitrofa al loro palazzo, vennero trasportate nell’antistante chiesa del Purgatorio. Il simulacro di S. Antonio, recentemente restaurato, è stato situato in una cappella della chiesa di S. Sebastiano, mentre quello di S. Paolino, analogamente recuperato, si trova, insieme alla campana (1692), presso il Museo Parrocchiale.
(G. Travagliato)
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