Patronati


Animali domestici: perchè nell'XI secolo il Papa accordò ad una confraternita di religiosi francesi, l'Ordine Ospedaliero degli Antoniani, il privilegio di allevare maiali per uso proprio e a spese della comunità, e impose che questi animali avessero come segno di riconoscimento una campanella.

Eremiti e monaci: è considerato il patriarca di tutti i monaci e di ogni forma di vita religiosa comunitaria.

Seppellitori: perchè per un certo periodo visse da eremita dentro un'antica tomba scavata in una roccia; perchè seppellì il corpo di S. Paolo di Tebe con l'aiuto di un leone; e perchè in procinto di morire chiese di essere seppellito in un luogo segreto, in modo che il suo corpo non potesse godere del privilegio della devozione e della venerazione, come atto di umiltà.

Pompieri: perchè guariva dal fuoco metaforico dell'Herpes zoster, ma anche in base alla leggenda popolare che narra che S. Antonio si recò all'inferno, per contendere al demonio le anime in pena di alcuni defunti.

Macellai: di tutti gli addetti alla lavorazione del maiale, vivo o macellato.

Carrettieri e autotrasportatori: in Sicilia orientale, legato al culto del Santo nel comprensorio di Aci Sant'Antonio, "Città del carretto"; estintasi la classe dei carrettieri, antichi trasportatori, il patrocinio è passato agli autotrasportatori e per estensione agli automezzi. E' tradizione diffusa, durante le feste esterne in onore del Santo, la benedizione dei veicoli impartita in presenza del simulacro di S. Antonio.

Invocato come protettore da:

- Herpes zoster: (detto appunto "Fuoco di S. Antonio") già conosciuto nell'antichità come "ignis sacer" per il bruciore che provocava;

- malattie: della pelle, veneree, contagiose, foruncoli, scorbuto, prurito, varici, epizoozia; 

- incendi.



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