Milano
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Il nucleo originario della chiesa e del convento di S. Antonio Abate si forma tra il XIII e il XIV secolo sui resti di un preesistente ospedale fondato nel 1127. Gli Antoniani, dediti all'assistenza dei malati di "fuoco sacro" (detto anche "fuoco di Sant'Antonio") vi si insediano nel 1272.
L'apertura dell'Ospedale Maggiore, che secondo la volontà di Francesco Sforza doveva riunire tutti gli ospedali della città, determina nel 1452 la soppressione del convento.
Il campanile quattrocentesco e il primo chiostro, ad archi su colonne con decorazioni in cotto del primo Cinquecento, sono ciò che rimane della prima fase del complesso. La chiesa, con pianta a croce latina e unica navata coperta a botte e profondo presbiterio, è il risultato della ricostruzione tardo-cinquecentesca di Dionigi Campazzo.
L'interno, densamente affrescato, costituisce una rilevante sintesi dell'attività pittorica del Seicento milanese, con opere di Camillo e Giulio Cesare Procaccini, del Cerano e del Morazzone. Le decorazioni, le pitture e gli stucchi compongono nel loro insieme uno dei capolavori barocchi di Milano.






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